Il Papa tedesco, babbucce di raso, cammina pensoso nel ricco convento. Le mani coperte di pietre preziose tormentano un povero uomo, inchiodato per sempre a una croce d’argento.
Scrivere un verso, pieno ma asciutto. Cercare la sfida delle parole.
Tutto un mondo in due righe, per far pensare e sorridere il sorpreso lettore.
martedì 31 maggio 2011
Barca a Vela
Le guance di bianco tessuto gonfiate dal vento, cavalca con grazia le onde, veloce e silente.
Il legno, il metallo, le cime arrotate. E un uomo al timone, felice, lo sguardo diretto a Ponente.
lunedì 30 maggio 2011
Casa di Mare
I muri rugosi e imbiancati, le tegole rosse. Il vento che entra dalle ampie finestre.
La vista sul blu che si muove, instancabile, ai raggi del sole. E il cantare, materno, di un’onda.
La Macchina per Scrivere
Quei piccoli tasti, meccanici e scuri. Il duro cilindro di gomma, il nastro sottile e la carta.
Nel mezzo una selva di braccia al metallo. Finita la riga, improvviso, uno squillo.
domenica 29 maggio 2011
Il Postino
Consegno la posta, ogni giorno, nel piccolo borgo. Fatture, notizie, minacce di sfratto.
A volte, l’annuncio ferale di un lutto. La busta che cade, la carta strappata di getto.
Lanterne Cinesi
Mille gocce di luce, dentro cuori di carta, galleggiano piano sopra il fiume tranquillo.
Un viaggio notturno, paziente, verso il mare che attende.
sabato 28 maggio 2011
Il Mio Salvatore
Valanga, slavina, cascata di fiocchi. Io corro, mi insegue, un'onda mi avvolge.
Mi sveglio nel freddo di un letto di neve, baciato da un cane, la gioia negli occhi.
Arcobaleno
Son raggi leggeri tracciati nell’aria, un arco che apre sorrisi nei cuori.
La pioggia non sembra poi tanto bagnata, se in cielo dipinge una firma a colori.
Il Piccolo Zingaro
Suonare il violino con foga infantile, lo sguardo rivolto al cappello per terra.
Il pubblico scappa, la musica insegue. Perché quella gente che finge e non vede?
Il Giardiniere
Si cura del prato, rassetta le siepi, abbevera il glicine e parla coi fiori. Conosce le foglie, ognuna per nome. Le vede ballare al vento d’estate e, quando è stagione, cambiare i colori.
venerdì 27 maggio 2011
Ratko Mladić
L’hanno preso quel vile soldato, che uccideva le donne e i bambini. Generale, si faceva chiamare,
ma suoi gradi eran gocce di sangue, le medaglie solo lacrime amare.
L'Aquilone
Vola forte e leggero con la coda arrotata. Cerca spazio nel cielo tra una nuvola e il sole.
Si divincola, strappa quella fune allungata. La stagione del vento finalmente è arrivata.
Donne al Mercato
Il mercato è una festa di profumi e colori. Le signore ci fanno la spesa e le serve gli portan le borse. Poi le donne più povere e anziane, con gli scarti raccolti nelle grandi sottane.
Sotto la Luna
Il giardino di notte è un mondo a sé stante. Abitato da gatti, civette, grandi occhi nel buio.
C’è chi bruca, chi gioca, chi rincorre la preda e chi invece ci viene per parlare alle piante.
La Casa del Pane
Il fornaio del borgo, poco più di un ragazzo, cuoce il pane di notte. Poi, di corsa, al mercato.
Al mattino la giovane moglie assapora l’aroma nell’aria, un sorriso leggero sul bel viso assonnato.
giovedì 26 maggio 2011
In Cammino
Piedi gonfi, di marmo, piagati dal troppo vagare. Piedi di monaci, mendicanti e donne dei campi. Quanti passi, su una strada infinita, per un pugno di riso, inseguendo la vita.
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